Nel 2016, con le librerie – digitali e fisiche – invase da (ex) self-publisher, c’è ancora chi crede che l’autopubblicazione sia il cancro dell’editoria perché portatrice sana di libri di scarsa qualità. Un po’ come quelli che “no ma il digitale non può sostituire il profumo della carta”.
Il self-publishing è una (delle) modalità attraverso cui un libro può vedere la luce (insieme a editoria tradizionale e alle community di scrittura online), quindi di per sé non è né positiva né negativa, e la qualità del prodotto finale dipende soltanto dal lavoro dell’autore.
Autopubblicare un libro è gratis? Non proprio, a meno che tu non sappia fare tutto, ma proprio tutto – dall’editing, alla grafica, alla promozione – oppure non abbia amici molto generosi a cui chiedere aiuto. La buona notizia è che puoi supervisionare i passaggi della creazione del libro, scegliere le norme di stile, il formato, l’immagine di copertina e la grafica, i testi promozionali, come presentarlo e così via.
Questa libertà da editore, però, deve essere accompagnata da una formazione costante. Scegliere di affidarsi a professionisti, infatti, non ti assolve dall’informarti sul funzionamento delle piattaforme di pubblicazione, sul mercato editoriale, sul mondo del blogging e tutto ciò che riguarda la creazione del tuo libro e la sua diffusione. Più conoscenze hai, meglio saprai valutare le persone a cui commissionare le diverse fasi di produzione del libro – che sarà poi degno di quel gruppo editoriale che a tutti piace citare – e decidere la strategia promozionale.
Strategia, non azioni separate
Il miglior consiglio che Questa Editor può dare è cercare di lavorare alla pubblicazione del proprio testo costruendo prima una strategia, il che significa pensare e ripensare tutte le fasi di produzione, distribuzione, vendita e promozione (composte a loro volta da altri elementi) con approccio olistico.
Cosa devi fare, dunque? Non avere fretta, prenderti alcuni mesi per ideare la strategia e il piano da attuare, segnarti le deadline principali da rispettare e poi cominciare, senza più sentirti perso nel mare magnum delle possibilità che questo mondo di imprenditori di se stessi offre.
Quali sono gli step fondamentali di un’autopubblicazione
✓ Produzione del libro
Dopo aver scritto il libro, revisionalo con attenzione. Da editor, non posso che consigliarti di affidarti a un professionista, che è più competente della maestra di italiano delle elementari e dello scrittore che hai come migliore amico.
All’editing segue la correzione di bozze: fai almeno tre giri di correzione (a video o sullo stampato) prima di cominciare a impaginarlo. In questa fase ricordati di formattare bene il manoscritto, prestando attenzione alle norme di stile e tipografiche. Per esempio: gli apostrofi e non gli apici, le virgolette inglesi (alte e curve), i puntini di sospensione e non tre punti fermi consecutivi e così via. Non trascurare questi dettagli, anche se sembrano insignificanti.
Quando il file è pronto e pulito, impaginalo. Gli step successivi dipendono da quale piattaforma hai scelto e se vuoi fare l’eBook, la versione stampata o entrambi. Per produrre un ePub (che ti servirà anche se sceglierai Kindle Direct Publishing) ci sono diverse strade: esportarlo da Pages (programma di scrittura Apple), oppure convertire un file Word con Calibre, oppure ancora usare il software gratuito Sigil o Write, l’editor proprietario di Street Lib. Creato l’ePub, puoi convertirlo in mobi con Calibre, prestando attenzione alla compilazione dei metadati e alle opzioni di personalizzazione che il programma offre.
Invece, se sei coraggioso, puoi impaginare il manoscritto con InDesign (prima una versione semplice senza font strani o altri accorgimenti grafici), esportarlo in ePub (visualizzazione senza layout fisso, mi raccomando) e poi convertirlo in mobi come spiegato sopra. Opzione consigliata per chi usa già InDesign e desidera avere anche il cartaceo. In una sola volta, infatti, riesci a impaginare professionalmente il testo sia per la creazione dei formati digitali, sia per la stampa.
Per i poco temerari o tecnofobi, esiste Word. In qualsiasi piattaforma si possono caricare file doc senza problemi, che verranno convertiti in seguito, come lo saprai solo visualizzando l’anteprima online.
✓ Creazione della copertina
La copertina è fondamentale perché è spesso la prima cosa che il lettore vede di un libro, prima dei paratesti, della biografia, dell’estratto. Inoltre, è un elemento che influisce molto sulla percezione della qualità del prodotto e, se realizzata bene, aiuterà anche nella promozione.
Come per l’editing, affidarsi a un graphic designer o un illustratore sarebbe l’ideale, anche se esistono “professionisti” che creano copertine per poche decine di euro. I risultati lasciano spesso a desiderare, ma per cifre simili non puoi pretendere una copertina con spazi, colori, font pairing fatti come la Dea Grafica comanda, no?
Per approfondire, nel caso volessi improvvisarti grafico per un giorno, ti consiglio di leggere gli articoli di AltroEvo dedicati a questo argomento (sono dieci puntate). Come potete vedere dalle copertine della serie che ha autopubblicato, MalaSpina, a differenza di Jon Snow, qualcosa sa e ha deciso di condividerla.
✓ Scelta della piattaforma
Sia per il digitale sia per il cartaceo, hai diverse opzioni per realizzare il libro e renderlo disponibile online. Kindle Direct Publishing e Street Lib sono i siti più conosciuti per la distribuzione di eBook, ma il servizio è offerto anche da Youcanprint.it, Ilmiolibro.it, Lulu.com, Smashwords. Per il cartaceo, invece, c’è CreateSpace (americano, di cui Amazon è proprietario), oltre a quelli già nominati.
Per l’eBook ti consiglio di valutare con attenzione tra il programma di Amazon, che chiede un’esclusiva di 90 giorni e offre l’opzione Select (Kindle Unlimited compreso) per dare maggior visibilità al tuo lavoro, e Street Lib, che distribuisce negli store online principali (Kobo, Apple, Amazon, ecc.), trattenendo il 10% in più per l’intermediazione.
Per il cartaceo, invece, i siti più convenienti sono Youcanprint.it (senza impegno puoi compilare un preventivo online) e CreateSpace, che ha il pregio di rendere disponibili entro pochi giorni i libri su Amazon, anche con Prime (mentre con Youcanprint.it la disponibilità è entro qualche settimana). Inoltre, da pochi mesi, Street Lib ha eliminato l’obbligo di acquisto copie (all’inizio erano 50) per usufruire del servizio di Print on Demand.
Scelta la piattaforma, stabilisci il prezzo del libro, in base alle royalties che vuoi ricevere (Amazon garantisce il 30% del prezzo di copertina fino a 2,99 € e il 70% per i prezzi superiori a 2,99 €), a quanto vuoi guadagnare, al numero di pagine e, perché no, anche in base ai concorrenti.
Per esempio, lo sapevi che 1,99 € è il prezzo meno apprezzato dagli acquirenti? Ne ho parlato nella newsletter di Diario di Pensieri Persi dedicata a Smashwords.
✓ Presenza online
Un self-publisher non può permettersi di evitare i social network come Jonathan Franzen e, anzi, deve scegliere quelli giusti per comunicare con il pubblico e intercettare i lettori che condividono le sue passioni e potrebbero essere interessati alle storie che ha scritto.
Ogni social ha caratteristiche e specificità proprie, non sono intercambiabili. Scegli i social network da presidiare in base alle tue attitudini (se la brevità non è il tuo forte e odi gli hashtag, Twitter non fa per te) e al pubblico del tuo libro (Pinterest per promuovere un horror non ti sembrerà più una buona idea dopo aver letto le statistiche sugli utenti che lo popolano).
I social network aumentano le vendite e servono solo per promuoversi? No, e non commettere lo stesso errore di molti tuoi colleghi. Facebook non è un mercato dove esporre la propria mercanzia sperando che qualcuno si decida a comprarla, ma un luogo costruito per interagire con le altre persone e costruire relazioni. Serve a trovare nuovi lettori, certo (esistono molti gruppi Facebook per scrittori), soprattutto se non hai ancora costruito un seguito, ma anche per dialogare con le persone che ti hanno già letto, altri autori e operatori del settore.
Infine, è necessario avere un sito ufficiale e un blog? Se sei ancora all’inizio, il sito d’autore non è così indispensabile, perché ha un costo non indifferente (solo un buon hosting come Siteground costa un centinaio di euro l’anno, un template circa quaranta e l’intervento di professionisti per il web design, l’architettura, i testi ecc. più di mille), mentre un blog, che è più facile da usare e ha costi più contenuti (Blogger è a prova di dummies, davvero), può essere la scelta migliore.
Tuttavia, se non hai tempo o voglia di scrivere molto e spesso, è meglio concentrare le energie altrove. Un blog è efficace solo quando è aggiornato con costanza, con contenuti curati e utili per chi ti segue. Qualche post ogni tre mesi, o solo a ridosso dell’uscita, non rendono il blog un vero strumento promozionale.
✓ Comunicato stampa
Dopo aver pubblicato il libro, devi far sapere alle persone che esiste, altrimenti difficilmente qualcuno lo troverà, se non attraverso qualche fortuita ricerca sugli store online. Per questo motivo è fondamentale preparare un bel comunicato stampa da inviare a blogger e testate online.
Anatomia di un comunicato stampa che funziona: introduzione di qualche riga per presentare la pubblicazione e convincere l’interlocutore a darti retta (al massimo due paragrafi, non essere troppo prolisso), dati tecnici (titolo, autore, pagine, prezzo, edizione, genere, data di uscita), quarta di copertina (per migliorare la leggibilità dividila in paragrafi e non superare le quindici righe), estratto (a piacere), biografia (sii conciso e interessante e non limitarti a fare un elenco sterile di pubblicazioni), link utili (booktrailer, social network, goodreads, store online, solo quelli principali).
✓ Blogger
Se sei un self-publisher, per farti conoscere hai bisogno di blogger letterari che ti diano un parere sincero sull’opera e ne parlino con i lettori.
Come contattarli? Assicurati di avere molte notti a disposizione, e comincia a mappare la blogosfera italiana, facendo una lista di blog letterari che trattano il genere del tuo romanzo. Poi, prima di contattarli (niente e-mail cumulative in CCN o peggio CC), leggi la pagina about e contatti per capire se fanno segnalazioni, se le richieste recensioni sono aperte, se hanno esigenze particolari e di quali materiali hanno bisogno.
Acquisite queste informazioni, componi una e-mail breve e garbata (saluto, presentazione personale, presentazione romanzo di qualche riga, richiesta, saluto finale) e allega la copertina e il comunicato stampa che hai così diligentemente preparato (altri materiali se vengono richiesti, ma mai, mai il file del libro). Rivolgiti al blogger usando il nome proprio, niente ciao generici, e cerca di personalizzare il messaggio, facendo capire che lo segui e hai letto le pagine del sito.
Infine, siediti e aspetta una risposta, se arriva. Il mio consiglio, per quanto riguarda i blogger, è di cominciare a contattarli con molte settimane di anticipo dato che sono sempre oberati di richieste. Insomma, gioca d’anticipo.
Invece, se pensi che le recensioni siano inutili, che non aiutino a vendere e altre amenità, leggi l’articolo di Sil-ently Aloud, che spiega l’importanza di essere recensiti, soprattutto quando si è esordienti.
✓ Promozioni e advertising
Bisogna essere esperti di marketing per promuovere il proprio libro? Non necessariamente, però la gestione ottimale dei social network e l’advertising (social, ma anche Google Adwords) richiedono competenze che non si raccolgono come fiori di campo a primavera inoltrata.
Ha senso pagare per sponsorizzare la propria pagina o il post di Facebook? Sì, se sai come farlo, altrimenti è uno spreco di pecunia che già riesci a guadagnare non troppo facilmente. Pubblicare un link Amazon e sponsorizzarlo non serve se non sai come impostare il budget, il pubblico, scrivere i copy, creare le immagini, ottimizzare title e description, ecc. Ma tranquillo, ho visto agenzie letterarie fare peggio dei self-publisher.
A scopo promozionale, invece, potresti pensare di mettere il tuo romanzo gratis per qualche giorno, oppure pubblicare racconti sulle community online come Wattpad e 20Lines, oppure ancora far uscire uno spin-off gratuito che faccia da “porta d’ingresso” alla tua serie. Da poche settimane, anche Street Lib si è aperto alla possibilità, come Youcanprint.it e Smashwords, di pubblicare testi gratis. Approfittane.
Con Amazon, poi, c’è l’opzione prevendita, che consiglio se riesci a organizzarti per contattare i blogger prima dell’uscita ufficiale. Grazie alla prevendita, puoi già inserire il link d’acquisto nel comunicato stampa.
Conclusione
Come hai visto le conoscenze da padroneggiare per pubblicare un libro sono parecchie e, raccontata così, pur se per sommi capi, l’autopubblicazione è ben lontana dal sembrare facile e gratuita.
Grazie Alessandra per questo articolo molto esauriente sull’argomento. Qui ho trovato le risposte su come comportansi con i blogger che la casa editrice con la quale sono sotto contratto non mi ha mai dato. Quindi, non solo è utile per chi vuole fare da sé (non pensavo ci fossero così tante cose da fare e da considerare), ma anche per chi ha alle spalle una casa editrice, che teoricamente dovrebbe coprire le spalle di un autore.
Ciao Federica,
purtroppo molti editori non seguono gli autori come dovrebbero, dopo l’uscita del libro, e quindi anche scrittori non self-publisher si devono occupare in prima persona della promozione e del contatto con blogger e redazioni web.
Sono contenta che l’articolo sia stato d’aiuto e ti auguro buona fortuna per il tuo libro 🙂
Sei una grande!