Quando si tratta di presenza online e promozione è quasi impossibile non prendere in considerazione Facebook, la creatura di Mark Zuckerberg che da undici anni colonizza le nostre esistenze virtuali. Facebook è il paese delle meraviglie per coloro che cercano lettori, a patto di saperlo utilizzare nel modo corretto.
Oltre al profilo, infatti, questo social network permette di aprire una pagina pubblica (quindi visibile anche a chi non è iscritto) dedicata a un autore o a un libro. Tuttavia, escluse saghe o progetti particolari, è preferibile aprire fin da subito una fanpage autore, così da farla crescere nel tempo e raggruppare i propri lettori in un unico luogo. Avere una pagina per ogni opera è dispersivo – in termini di tempo ma anche di risultati –, mentre una pagina già avviata e ben gestita avrà più lettori interessati e più portata organica*.
I vantaggi sono diversi: chiunque può diventare fan e l’amministratore riesce a monitorare la propria performance sulla piattaforma grazie agli “Insights”, ovvero statistiche sulla copertura e le interazioni di un post oppure sull’età, localizzazione, comportamento e gradimento degli utenti. Misurazioni utili per controllare/monitorare la portata e l’efficacia della comunicazione che stiamo attuando e per scegliere il tipo di contenuti e l’orario giusto* nel quale pubblicarli. Inoltre, solo con una pagina è possibile fare inserzioni pubblicitarie a pagamento su Facebook (e da poco anche su Instagram).
Avere una pagina Facebook autore significa essere raggiungibili più facilmente dai propri lettori e avere feedback diretti; tuttavia con una gestione buona e costante è possibile ottenere nuovi utenti e generare interazioni anche senza pagare sponsorizzazioni. E, soprattutto, senza comprare pacchetti di follower: non servirà a vendere di più e falserà le statistiche relative alle persone reali che seguono la pagina (quindi sarà più difficile capire qual è il pubblico di riferimento).
Aspetto
Una pagina Facebook è un luogo, sebbene virtuale, quindi – accanto a forma e contenuti – bisogna curarne anche l’aspetto grafico. Facebook la pensa allo stesso modo, tant’è che poche settimane fa ha cambiato il layout delle pagine e aggiunto alcune funzioni dando primaria importanza al lato visuale (come la scelta di una o più immagini in evidenza per ogni link condiviso).
Gli elementi grafici principali sono la copertina (851×315 px) e l’immagine del profilo (90×90 px). Quando realizzate la cover photo fate attenzione alle dimensioni corrette e alla disposizione degli elementi (scritte e immagini) cosicché non si sovrappongano con l’immagine del profilo e il nome della pagina. Inoltre, è consigliabile non utilizzare la copertina estesa del romanzo o foto con le dimensioni che non combaciano; in entrambi i casi non si darà una impressione positiva e la pagina sembrerà poco professionale.
Infine, alcuni accorgimenti: impostare il Vanity URL* (sembra scontato ma non lo è, dato che anche alcune pagine di editori importanti non ce l’hanno) e le Tab, ovvero le applicazioni che compaiono nel menù orizzontale sotto il nome della pagina e nella colonna di sinistra (potete aggiungere Twitter, Pinterest, MailChimp etc), nonché le informazioni come le descrizioni, l’e-mail e il sito web.
Strategia e contenuti
Pur essendo un social network, Facebook non ha per questo bisogno di meno cure, a livello di scrittura (correttezza formale e stile*) e contenuti rispetto a un blog/sito web; l’unico elemento di distinzione è la maggiore immediatezza del medium.
Affinché la comunicazione online sia efficace, è opportuno organizzare prima una “strategia”, cercando di conciliare quello che si vuole dire con gli interessi dei propri lettori; dunque quali elementi bisogna tenere presenti per costruirne una efficace? Il pubblico (chi è*, a quali cose è interessato, come si comporta), il messaggio (di cosa vogliamo parlare e quali contenuti vogliamo promuovere), la frequenza (ogni quanto pubblicare gli aggiornamenti e in quale orario), le risorse (quanto denaro possiamo investire), gli obiettivi (quali risultati vogliamo ottenere).
Una parte fondamentale della strategia* riguarda la scelta e la pianificazione dei contenuti (tipologia e argomenti) da pubblicare (content curation). I lettori non seguiranno una pagina per il nome dell’autore – non all’inizio almeno –, ma perché trovano informazioni/opinioni interessanti e una scrittura (un “tono di voce”) che apprezzano e nella quale si riconoscono. Nella pratica, per evitare di decidere all’ultimo momento quando e cosa pubblicare tra tutto ciò che abbiamo raccolto e preparato, può essere molto utile utilizzare un calendario settimanale. In giro ne potete trovare di ogni tipo. Qui c’è quello che ho creato e che uso per gestire le mie pagine.
Come utilizzarlo
Scrivete in alto le date della settimana, poi sulla prima metà di ogni giorno il tipo di post (o più) da pubblicare, il titolo e l’orario. Nella parte sottostante, a qualche giorno di distanza dalla pubblicazione (meglio sette), segnate le statistiche principali: portata, numero di commenti, condivisioni e apprezzamenti. Il rettangolo in basso a destra è pensato per appuntare le idee geniali prima che fuggano di nuovo nell’Iperuranio.
Strumenti utili
Canva.com rappresenta una benedizione per chi è negato con Photoshop e Illustrator. È intuitivo e facile da utilizzare; inoltre sono presenti modelli gratuiti e preimpostati che coprono quasi ogni esigenza grafica. E se non dovessero bastare le risorse gratuite, c’è sempre Canva for Work (a pagamento) che vi permette di caricare nuovi font, scaricare le immagini con lo sfondo trasparente e molto altro.
Bit.ly serve per ridurre la lunghezza di un link e personalizzare gli URL. Può essere usato su Facebook, per esempio per aggiungere uno o più link al testo di accompagnamento per una immagine. Nella versione gratuita, senza registrazione, è possibile vedere tutti i link abbreviati e il numero di click per ciascuno. Altri servizi simili sono Google Shortener e TinyURL.
PicMonkey.com, invece, è l’ideale per modificare e ritoccare le immagini senza bisogno di registrarsi. Dopo aver caricato l’immagine, potete cominciare subito a lavorarci.
Soprattutto per chi ha appena iniziato, Likealyzer.com è un ottimo strumento per analizzare una pagina Facebook e vedere quali sono le cose che funzionano e quali no. Vi offrirà ottimi spunti per migliorare.
Note
• La portata organica (o reach) rappresenta il numero di persone raggiunte da un post su Facebook, quelle che l’hanno visualizzato, letto o che hanno interagito (mettendo like, condividendo, commentando).
• Non esiste un orario che sia ottimale per tutte le pagine Facebook. Per scoprire il proprio basta analizzare le statistiche e vedere in quale momento della giornata gli utenti sono più presenti/attivi.
• Vanity URL: potete personalizzare l’url della vostra pagina andando su Impostazioni, Informazioni sulla Pagina, alla terza voce Indirizzo Web di Facebook.
• Anche sulla pagina Facebook pensate a come scrivete, non solo a cosa. Qual è la vostra voce, il vostro modo di parlare e comunicare online?
• Non è da sottovalutare l’aspetto demografico. Scriviamo e comunichiamo in modo diverso a seconda dell’età, del luogo, del livello di istruzione, se ci rivolgiamo a professionisti o a semplici consumatori e così via.
• La strategia non è solo pianificazione, ma anche monitoraggio e verifica costante dei risultati. A seconda del responso, si può rivedere la strategia iniziale e migliorarla.
Riassumendo
Perché avere una pagina Facebook?
1. Connettersi, interagire e fidelizzare i propri lettori;
2. Avere feedback diretti riguardo quello che si scrive;
3. Promuoversi e raggiungere nuovo pubblico;
4. Raccontarsi (con le dovute restrizioni).
Come gestire una pagina nel modo giusto?
1. Scrivere correttamente;
2. Curare i contenuti: condividere articoli e notizie interessanti per gli utenti;
3. Non parlare sempre di se stessi, alla lunga si rischia di essere noiosi e cadere in acqua come Narciso;
4. Curare la grafica, tenendo presente che le dimensioni contano sempre;
5. Pubblicare regolarmente, almeno un paio di volte alla settimana, altrimenti la pagina diventa un’oasi – forse bellissima ma deserta;
6. Interagire con i propri fan, chiedere la loro opinione, senza aver paura di dire la propria e cercando di mantenere un clima sereno;
7. Variare il tipo di post: Facebook permette di pubblicare link, immagini, gif (con moderazione), testo e video;
8. Creare iniziative per coinvolgere i fan (come i giveaway) e rubriche fisse per farli tornare.
Se avete altre domande sulla gestione della vostra pagina Facebook e la strategia promozionale, potete scrivermi.
A questo link potete leggere la mia precedente “guida rapida” dedicata a Pinterest.
Grazie.
Come sempre ema-sensei edificante leggerti.
La sensei ringrazia tantissimo.