L’agente letterario, croce e delizia degli scrittori. Non è necessario per pubblicare un libro, ma averlo evita a un autore di firmare contratti svantaggiosi e di legarsi per anni alla casa editrice sbagliata.
Come quella dell’editor freelance, anche la figura dell’agente letterario è esplosa in Italia soltanto negli ultimi anni, con un conseguente fiorire di agenzie più o meno qualificate che si sono affiancate ai “grandi vecchi”.
Cosa fa un agente letterario?
Un agente letterario guida uno scrittore all’interno del mondo editoriale: lo tutela, lo accudisce, senza viziarlo troppo, e lo aiuta a fare le scelte giuste, con gli editori giusti. Il suo lavoro comincia con la valutazione del manoscritto: funziona o ha bisogno di altro lavoro? Ma, soprattutto, è vendibile e qual è il suo potenziale commerciale?
Se l’agente decide di rappresentarlo, l’autore deve firmare un contratto di rappresentanza di durata variabile (qualche mese, un anno, un lustro, una vita intera…). La fase successiva riguarda la proposta editoriale: l’agente propone l’opera agli editor delle case editrici e cerca di persuaderli della bontà di quello che potrebbe essere il nuovo bestseller / longseller dopo Cinquanta sfumature di grigio.
Se l’operazione di persuasione ha esito positivo, l’agente si occupa del contratto editoriale – quindi di ottenere le condizioni economiche più favorevoli (anticipo, royalties, tiratura, ecc) e la discussione e l’eventuale cambiamento di clausole e altri dettagli – della tutela dei diritti (anche secondari, come quelli di traduzione o cinematografici) e della rendicontazione.
A cosa serve?
Le agenzie letterarie sono il primo filtro con cui vengono selezionate le opere destinate alla pubblicazione. Considerando il sempre maggior numero di testi inediti, che ora possono vedere la luce senza intermediazioni con le piattaforme di self-publishing, le case editrici si appoggiano molto di più alle agenzie e agli operatori culturali come critici, altri autori, riviste, ecc, per fare una prima selezione.
Un agente potrebbe servirti per tre motivi: velocizza i tempi di risposta e ne assicura una, anche nel caso il testo non interessi; è (forse) il primo professionista con cui discuti del tuo testo; ti tutela alla firma dei contratti con le case editrici.
Quanto costa?
Un’agenzia letteraria non è un service editoriale: non chiede agli scrittori di pagare servizi di editing, correzione o di coprire strane spese di segreteria e rappresentanza. Invece, guadagna trattenendo una percentuale dell’anticipo e delle royalties che spettano all’autore per la pubblicazione di un libro.
Come quello di un editore, infatti, il lavoro dell’agente si basa su un investimento iniziale, che non deve essere sostenuto economicamente dall’autore che viene rappresentato, altrimenti si tratterebbe di una forma diversa di editoria a pagamento applicata alle agenzie letterarie.
Potresti incontrare agenzie con la valutazione del manoscritto (a pagamento) obbligatoria per poter accedere alla rappresentanza. Se non sei interessato a una scheda di lettura (che, anche nel caso di agenzie grandi, potrebbe non valere le centinaia di euro che costa), cerca altrove.
È sempre bravo, bello e onesto?
Ci sono pessime case editrici, pessimi editor e anche pessimi agenti letterari, che non fanno gli interessi dei propri clienti ma lucrano sul loro lavoro.
Prima di contattare un’agenzia, controlla il sito web (se esiste), gli autori in scuderia e le case editrici con cui hanno pubblicato, i commenti online. Prima di firmare un contratto di rappresentanza, invece, leggilo con attenzione e, se non sei sicuro di quello che c’è scritto e cosa comporta, rivolgiti a un consulente esterno per un secondo parere.
Un buon agente ti chiede il 10% di anticipo e royalties, non ti fa auto-pubblicare prima di proporti agli editori, non ti consiglia di pagare un editing presso un service esterno da cui prende una percentuale, non svaluta il tuo lavoro solo per concludere un contratto con una casa editrice qualsiasi.
Come contattarlo?
Ogni agenzia è diversa dalle altre e non tutte si occupano del genere letterario che scrivi. Leggi la presentazione, i romanzi pubblicati e la pagina contatti e segui le istruzioni per l’invio del manoscritto. Alcune preferiscono i primi capitoli, altre l’intero libro.
In generale, ricordati di: scrivere un’e-mail corretta, garbata, non passivo-aggressiva, non intimidatoria, non supponente; allegare una lettera di presentazione solo quando richiesta; formattare sinossi e manoscritto per facilitare la lettura al tuo possibile futuro agente (Times New Roman / Garamond, 12, Interlinea singola, 0,70 – 1,00 cm di rientranza per i paragrafi).
Ma tu sarai anche una grande agente….
Mai trovato agenzie letterarie che non chiedano soldi per la lettura, però ne ho sentito parlare. Annovero queste voci tra le leggende metropolitane.
Che queste cose in molti già le sappiamo, la cosa invece utile e diversa sarebbe stato indicare Agenti Letterari che operano in maniera etica. Questo sarebbe stato un articolo di spessore
Concordo totalmente
Scrivo testi di psicologia divulgativa pubblicati da una casa editrice nota ma con edizioni limitate. Sto cercando un agente per proporre i miei libri a una casa editrice con una maggiore divulgazione e più visibile a livello nazionale nelle librerie.
Come trovare un agente di questo tipo?
Grazie a chi e’ informato e può rispondermi.
Buongiorno Federica,
può cominciare dalle liste di agenti letterari online, come quella presente nel forum Writer’s Dream, per esempio. Poi può continuare la ricerca online in autonomia, controllando il sito di ciascun agente / agenzia per vedere se si occupano di saggistica. Se sì, prepari un’e-mail breve ma esaustiva (da personalizzare in base al destinatario) e alleghi, se necessario, una scheda di presentazione del lavoro che vorrebbe proporre.
Concordo 🙂 Tutte le agenzie, anche quelle apparentemente piú blasonate, chiedono la scheda a pagamento
Grazie per la qualità del dialogo