La copertina di un libro è fondamentale: è la prima cosa che attrae il lettore e quella che potrebbe farti distinguere dalla concorrenza. Tuttavia nel 2015 una bella copertina non basta più e devi cominciare a curare tutti gli aspetti visuali della tua presenza online, a partire dal blog e dalla pagina Facebook.
Le immagini che scegli raccontano anche una storia: di te, del tuo libro o della tua azienda, se sei un editore. Immagina, quindi, di poter disporre di una lavagna infinita, come lo scaffale infinito di Amazon, e condividerla con gli altri: Pinterest è proprio questo, un luogo virtuale dedicato alla condivisione di immagini (fotografie, illustrazioni, infografiche etc) a cui si è recentemente aggiunta la possibilità di condividere video di YouTube e audio di SoundCloud.
Se ancora non lo conosci, Pinterest è un social network visuale che devi abitare assolutamente e che puoi utilizzare per presentare il tuo libro, approfondirne aspetti senza proporre il solito contenuto di testo, parlare del “dietro le quinte” e promuoverti lasciando ad altri l’uso esclusivo di noia e banalità. Vediamo più nel dettaglio cos’è, quali sono le sue caratteristiche, perché usarlo e alcuni consigli per cominciare senza paura.
Lessico essenziale
Board | Ogni profilo è organizzato in bacheche. Per ogni bacheca devi scegliere nome, descrizione e categoria. Inoltre, puoi aggiungere una mappa e scegliere una copertina personalizzata tra le immagini che hai già inserito all’interno della board. Le bacheche sono pubbliche o private; in entrambi i casi possono essere condivise con altri “pinner”, che vi aiuteranno a riempirla.
Pin | Un pin è il contenuto che hai postato in una delle tue bacheche. Puoi sceglierlo dal Web, caricando l’URL, o dal tuo computer. Per ogni pin devi scegliere la bacheca di destinazione, scrivere una descrizione (obbligatoria), aggiungere la fonte ed, eventualmente, indicare il luogo. Pinterest non è Tumblr: i contenuti porno non sono molto apprezzati, quindi fai attenzione perché potrebbero sospenderti il profilo.
Repin | Un repin è quando ri-condividi il contenuto di un altro utente cliccando su “Pin It” e scegliendo la bacheca di destinazione. Quando repinni puoi anche scegliere di modificare la descrizione originale.
Follower | I seguaci sono le persone che seguono il tuo profilo oppure solo alcune delle tue bacheche. Su Pinterest, infatti, è possibile scegliere su quali board restare aggiornati, a seconda dei nostri interessi.
Like | Cliccando il tasto con il cuoricino puoi esprimere il tuo apprezzamento verso una immagine condivisa da un altro pinner. Come per i Preferiti di Twitter, tutti i contenuti che ti sono piaciuti sono raccolti nella sezione Mi piace. Avvertenza: siccome il cuoricino si spezza se togli il Like, usalo con accortezza.
Perché usarlo
In Italia Pinterest è ancora un social network di nicchia, con circa tre milioni di utenti attivi in un mese, mentre il 60% del traffico totale proviene dagli Stati Uniti. Sebbene sia meno conosciuto e utilizzato di Instagram, Pinterest è versatile e ha grandissime potenzialità.
1. Può essere usato per scoprire e salvare idee creative – come suggerisce la tagline – e trovare l’ispirazione che latita. Soprattutto all’inizio, dedica del tempo alla scelta dei temi e delle bacheche da seguire. Se farai un buon lavoro, scorrere l’home page ti metterà sempre di buonumore.
2. Come Twitter, Pinterest ti aiuta a capire l’importanza delle parole e a non sprecarne troppe. La sintesi è un dono che va coltivato.
3. Come dicevamo all’inizio, una storia è il modo migliore per coinvolgere il tuo pubblico. Con Pinterest puoi crearla affiancando alle parole immagini che ispirino e coinvolgano. Sceglile quindi con attenzione e abbina a ciascuna un testo pertinente, interessante e, soprattutto, corretto. Gli errori di forma non piacciono a nessuno.
4. Pinterest ti aiuta a differenziarti. Quanti scrittori conosci che lo hanno utilizzato per promuovere la loro ultima pubblicazione? Non è semplice da utilizzare e richiede moltissimo tempo, ma dà più soddisfazioni di un annuncio sponsorizzato su Facebook (che devi pagare).
5. Anche se gli abitanti (italiani) di Pinterest sono pochi e una specie protetta, puoi comunque trovare e collegarti con nuove persone che condividono i tuoi interessi. Inoltre, questo meraviglioso social network ha un referral molto maggiore di tutti gli altri canali che utilizzi.
Caratteristiche
1. Gli hashtag hanno contaminato anche Pinterest, che si adegua e li inserisce all’interno delle descrizioni. Non sono fondamentali come per Twitter e Instagram, dove garantiscono maggiore visibilità al contenuto condiviso. Insomma, per adesso sono inutili come su Facebook.
2. Pinterest è amato da Google, quindi non perdere l’occasione di migliorare posizionamento e visibilità sul motore di ricerca e rendere il profilo SEO (Search Engine Optimisation) friendly. Usa l’URL personalizzato uguale al nome che hai scelto (www.pinterest.com/alessandrazengo); scrivi una descrizione con le tue parole chiave principali (hai 200 caratteri a disposizione) e fai lo stesso con le descrizioni delle bacheche; verifica il tuo sito web; utilizza le categorie corrette per le bacheche; per ogni pin aggiungi una descrizione adatta e, qualora volessi aggiungere la fonte, metti il link completo e non accorciato, perché potrebbe essere considerato spam.
3. Dopo aver verificato il tuo sito web, puoi richiedere l’account business, dove potrai vedere le statistiche del profilo (impressioni, visualizzazioni, engagement, etc).
4. Esiste anche la Guided Search (Ricerca Guidata), ovvero parole consigliate che ti compariranno sotto la barra di ricerca. Inoltre, sono stati introdotti anche i Pin dettagliati (Rich Pins in inglese) per aggiungere altri dettagli ai contenuti che condividi. Al momento sono disponibili per ricette, luoghi, film, prodotti e articoli.
5. Rispetto agli altri social network, i contenuti hanno una durata maggiore e, grazie alle ricerche interne, continueranno a essere visibili per molto tempo.
Consigli per cominciare
1. Scarica la app per cellulare, così puoi “pinnare” in libertà nelle pause morte della giornata.
2. Rendi il tuo sito/blog Pinterest-friendly, affinché i tuoi lettori possano ri-condividere con facilità ciò che pubblichi: evita di usare immagini stock, aggiungi il bottone per la condivisione e il Pin It alle immagini.
3. Pinterest è un social, quindi dedicati alla cura dei tuoi contenuti, ma non dimenticarti di seguire altri utenti, mettere mi piace, repinnare e commentare. Inoltre, tieni aggiornato il tuo profilo e “pinna” almeno una decina di elementi al giorno.
4. Se ti senti pronto a sperimentare, Pinterest è il luogo adatto per le narrazioni partecipate grazie alla presenza delle board condivise. Inoltre, se hai lettori particolarmente solerti e affezionati, dedica uno spazio alle loro creazioni.
5. Crea bacheche sugli argomenti che ti appassionano e che riguardano la tua attività, ma non solo. Chiediti anche cosa piace e interessa a chi ti legge e agisci di conseguenza, potrai mostrare così le tue competenze e nello stesso tempo fornire un “servizio” utile.
6. Grida al mondo che sei su Pinterest, ovvero un locus amoenus che tutti dovrebbero conoscere: per cominciare aggiungi la Tab nella tua pagina Facebook e una board (per esempio quella “Chi sono”) o il tuo profilo sulla colonna del tuo blog.
7. Quando possibile, uploada le immagini dal tuo sito: generi un linkback da un sito con un’ottima reputazione (Pinterest) e questo ti aiuterà con il posizionamento su Google.
8. Se sei un editore, racconta come è nata l’idea, perché, quali sono i tuoi valori, cosa pubblichi, la tua linea editoriale, etc. Non dimenticare, ovviamente, le bacheche dedicate alle collane e, se non sei una casa editrice solo digitale, puoi aggiungere anche le foto del libro fisico (non dispiace mai apprezzare il prodotto finito), facendo attenzione a farle gradevoli e in alta definizione.
9. Le persone sono curiose, quindi una bacheca dedicata al “dietro le quinte” è obbligatoria. Renderli partecipi del processo li farà sentire speciali e apprezzati.
10. Dedica una bacheca al tuo romanzo (aggiungendo anche le immagini con citazioni che ti piacciono tanto), ma non dimenticare di crearne alcune “satellite” che approfondiscano argomenti o temi importanti trattati nel libro.
11. Se sei uno scrittore, la bacheca “Chi sono” non può mancare assolutamente. La biografia scritta è ormai sorpassata.
Se vuoi seguirmi, questo è il mio profilo, ancora work in progress ma già avviato sulla buona strada.
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